Ricerca SEO Trends 2019 di Digital Coach

SEO TRENDS di Digital Coach è giunta alla sua 3° Edizione

Ogni anno Digital Coach conduce delle indagini sul Digital Marketing grazie alle quali si raccolgono i dati sulle prassi che vengono attuate in Italia dai professionisti del settore operanti in azienda, presso agenzie o come freelance.
Con la ricerca SEO Trends 2019, giunta al terzo anno, Digital Coach è andata a indagare lo stato di avanzamento di come alcuni fattori di ranking si stiano evolvendo secondo l’opinione di esperti italiani specializzati in questo settore. Con una somministrazione delle domande con metodologia CAWI, ottenuta in due Wave (aprile-maggio e giugno-luglio), l’iniziativa ha visto coinvolti 239 professionisti che hanno risposto a diciotto quesiti di base sui fattori di ranking, oltre ad altre quattro domande: quali fattori stiano aumentando o riducendo la loro rilevanza in Italia, quale soluzione sia la più adatta per la creazione di un sito web e quale sono i tools utilizzati.
Ritenendo che la SEO sia una disciplina olistica, ovvero che per raggiungere degli ottimi posizionamenti sui motori di ricerca ci si debba dedicare nel digital marketing a 360° con l’intera squadra e non solo con il supporto di meri specialisti SEO, sono stati intervistati anche professionisti ibridi e pertanto suddivisi in quattro aree: SEO specialist; Web Marketer (coloro che utilizzano oltre alla SEO anche SEM e PPC), Social Media Marketer (coloro che sono dedicati al Social Media marketing, al community management e alle digital PR, ma che comunque fanno hanno pratica di SEO), Digital Marketer (coloro che utilizzano sia le strategie web, che social). Con una suddivisione del campione omogenea: 53,56% SEO specialist e 46,44% afferenti alle altre aree del digital marketing, dopo 4 mesi di indagine, di seguito gli attesi risultati e cosa è stato chiesto.

Quanti sono i Professionisti che hanno partecipato all’indagine e in quale contesto lavorano?

In primis è stato domandato in quale contesto lavorano tali professionisti e come si può notare oltre il 70%, ovvero la maggior parte appartengono a web agency o sono freelance, a dimostrazione che le competenze correlate alla SEO sono tipicamente in mano a specialisti, indipendentemente se lavorano in agenzia o in proprio.

Poi si è passati alle vere e proprie domande sui fattori di ranking, con la possibilità di risposta da parte degli intervistati di indicare un punteggio da 1 a 5, dove 5 specificava il maggior ordine di importanza. In questa logica ogni partecipante ha espresso un parere sul fatto se il fattore di ranking fosse in crescita, stabile o in decrescita rispetto all’anno precedente. In questi termini sono poi stati riclassificati i fattori di ranking con serie A o B o C (con A punteggio più alto).

Quali sono i FATTORI DI RANKING?

BACKLINK

La storia della SEO è legata al mondo dei Backlink, pertanto non poteva non essere considerato questo fattore che ha avuto momenti di discussione molto forti in forum specializzati ma che ha continuato a mantenere la sua rilevanza. È stato chiesto quanto i backlink potessero pesare sull’argomento confinando il ragionamento ai link di qualità.
Il punteggio medio ottenuto è un 4.09 che fa classificare i backlink in una classe di rilevanza A, cioè quella più alta.

SEMANTICA

L’utilizzo della semantica (correlate, sinonimi, abbreviazioni) è un tema sfidante. Negli ultimi anno è stato il fattore che nelle intenzioni di tutti avrebbe avuto maggiori opportunità di prendere il posto dei backlink.
Con un punteggio di 3.82 assume invece una rilevanza di classe B. Il grande boom del passato sembra superato, quindi il suo peso si è stabilizzato e non corrisponde più ad una novità.

OTTIMIZZAZIONE ON-PAGE

Per ottimizzazione on-page ci riferiamo alla mania che per anni si è avuta di ottimizzare in maniera allineata H1, H2, TAG Strong, ecc. tutti quegli elementi che in generale danno delle indicazioni chiare e precise sulle tematiche topiche importanti in una pagina. Grazie alla crescita anche delle correlate e dei sinonimi, tale ottimizzazione ha ridotto l’importanza della presenza di alcuni e precisi termini, senza togliere la possibilità alla pagina di potersi posizionare.
La classe di rilevanza è B, con un punteggio medio di 3,81 e il trend si dimostra in contrazione.

USER EXPERIENCE

Tutti gli elementi che contribuiscono ad avere una buona esperienza per l’utente, quando si naviga su una pagina costituiscono la user experience che non è un fattore di ranking diretto,  non c’è un algoritmo che misura questo fattore, ma indirettamente ci sono una serie di fattori che vanno a contribuire tale aspetto: click through o il time on site sono fattori che suggeriscono a Google quanto è buona l’esperienza dell’utente sui contenuti.

La User Experience ha collezionato un punteggio medio di 4,06 con classe di rilevanza A con trend che si dimostra in crescita.

ARCHITETTURA SITO WEB

L’Architettura del sito web (categorie, menu, tag) è la capacità dei professionisti di organizzare lo stesso in maniera logica e strutturata nelle categorie, menu, tag e tutte quelle attività che consentono di organizzarlo.
La classe di rilevanza assunta da questo fattore è A con un punteggio medio di 4,03 e si dimostra un trend in leggera crescita.

FRESHNESS

Con Freshness si definisce la pubblicazione di nuove risorse, la freschezza del contenuto di un sito e quante volte viene aggiornato. Tra i vari interessi degli utenti c’è la necessità che le informazioni siano aggiornate, così Google ha imparato a riconoscere che ci sono portali e siti che quotidianamente e settimanalmente producono dei contenuti aggiornati e li predilige.
La freschezza dei contenuti in questo momento è però in contrazione con un punteggio medio di 3,51 e una classe di rilevanza B. Presumibilmente il web essendo oramai saturo di contenuti è possibile che venga data più importanza al contenuto migliore rispetto che al sito più aggiornato.

OTTIMIZZAZIONE MOBILE EXPERIENCE

Siamo nell’era del mobile e in quindi anche per la SEO tale aspetto sta muovendo le cose. Il suo avvento è quello che incide maggiormente in questo momento storico. Non tutti i siti sono preparati a questi cambiamenti di paradigma. Ci sono dei siti che hanno un’ottima esperienza utente dal sito, mentre poi se si naviga da mobile, si riscontrano diversi problemi. Per questo fattore Digital Coach ha creato una categoria di ranking apposita.
Questo fattore ha un valore altissimo 4.42 con classe di rilevanza A e si dimostra un trend in crescita. È una delle principali sorprese dell’ultimo anno.

SOCIAL SIGNALS

I Social Signals, ovvero l’indicazione di ogni volta in cui un sito viene menzionato sui social media, hanno continuato a mantenere negli anni un punteggio basso con 2.83, una classe di rilevanza C e un trend stabile.

BRAND

Quanto può pesare la notorietà e la forza di un brand nel mercato e quanto il brand è di aiuto al sito per posizionarsi più in alto?
Il punteggio medio ottenuto è stato di 3.28 con una classe di rilevanza B e un trend in crescita stabile. Google capisce la rilevanza di un brand attraverso ad esempio, le citazioni, da quante volte è ricercato nel motore di ricerca, dal traffico diretto, ecc

RICCHEZZA DEL CONTENUTO

Sembra che l’unanimità dei professionisti del settore ritengono la ricchezza del contenuto non sia più un aspetto chiave, ma in forte contrazione, in particolare la lunghezza è il grande approfondimento. Negli anni precedenti avere dei contenuti ricchi, strutturati e molto approfonditi era un fattore vincente nel mondo della SEO.
Ora il punteggio è sceso a 3.52 e assume una classe di rilevanza di serie B.

SEARCH INTENT

Per search intent si intende la comprensione e la soddisfazione attraverso opportuni contenuti del bisogno/intenzione di ricerca dell’utente. È importante quindi capire bene cosa vuole l’utente e dargli il contenuto desiderato. Non è un fattore tecnico, non è direttamente misurabile, ma sicuramente incide fortemente sul posizionamento della pagina.
Con un punteggio di 4.40 e una classe di rilevanza A, si dimostra un trend in crescita.

SEO TITLE

In passato c’era l’abitudine di includere i termini di ricerca esatti all’interno del SEO Title. Ora il punteggio medio si mantiene solido con un 3.96 ma è sceso rispetto al passato e ha una classe di rilevanza B classificandosi come un trend in contrazione.

GEOLOCALIZZAZIONE

Quando il dominio di riferimento, attraverso la propria scheda Google maps, è localizzato in un’area geografica vicina a chi sta facendo una determinata ricerca, quanto più è vicino geograficamente, tanto più Google è in grado di capire se lo stesso è pertinente o meno a quella ricerca.
Il punteggio medio di questo fattore non si dimostra altissimo con solo 3,56, classe di rilevanza B ma il trend è sicuramente in crescita.

MEDIA

La presenza di immagini e video interessanti/utili all’interno di una pagina ha avuto, secondo i rispondenti, il punteggio medio è di 3.46 con una classe di rilevanza B e il trend si dimostra stabile.

SITE SPEED

La velocità di caricamento delle pagine di un sito si conferma essere un trend in crescita con classe di rilevanza A e un punteggio medio di 4.31 tornando a essere un fattore protagonista. Presumibilmente la velocità di caricamento sta acquisendo una importanza sempre più rilevante perché viviamo in un mondo sempre più orientato al mobile dove la gente vuole contenuti caricati in modo rapido.

HTTPS

L’utilizzo del protocollo di sicurezza dopo il boom di 2-3 anni fa è rimasto un fattore importante con un punteggio di 3.88 ed una classe di rilevanza B. Un trend che si dimostra in crescita.

MOBILE CONTENT

Essendo un periodo permeato dal mobile, la produzione di contenuti validi e adatti a questo mondo (lunghezza, dimensione, efficacia, qualità, approfondimento, ecc.) è divenuto importante.
Con un punteggio di 4.40 e una classe di rilevanza A, il trend si dimostra quindi in grande crescita.

MARK UP/SCHEMA.ORG

I contenuti strutturati, ovvero la capacità all’interno dello snippet di ottenere un’anteprima sul motore di ricerca, di fornire delle informazioni aggiuntive agli utenti che devono decidere di cliccare hanno ottenuto un punteggio medio di 3.88 e una classe di rilevanza B, il trend si dimostra in contrazione rispetto al passato.

Quali sono i fattori in aumento e quali quelli in riduzione?

Relativamente ai fattori di ranking che i vari professionisti hanno ritenuto stiano aumentando la loro rilevanza in Italia rispetto al passato, il 70% ha risposto l’ottimizzazione Mobile, il 61% la User Experience, il 59% la Search Intent.

Lo stesso è stato chiesto cosa fosse in riduzione e la risposta ottenuta è stata al primo posto la ricchezza dei contenuti con un 22%, al secondo posto la freshness con un 18%, al terzo la SEO title con un 17%.In ultimo è stato chiesto quali siano gli strumenti SEO più utilizzati.
I principali sono: Semrush con un 82%, Screaming Frog con un 69% e Seozoom con un 60%. Se vuoi ulteriori approfondimenti rivolgiti a Parry & Associati

more insights