Piccolo Imprenditore e la sfida dell’Awareness Parte II

Prosegue per il Piccolo Imprenditore la sfida dell’Awareness

Nei precedenti due articoli abbiamo illustrato quanto sia importante la Digital Strategy per il piccolo imprenditore, sia B2B che B2C. In particolare la fase dell’Awareness, cioè quella che riguarda la possibilità di essere visibili e fare trovare la propria azienda nell’ambito di una ricerca su Google. Ora elencheremo una serie di passaggi, indispensabili per creare condizioni e requisiti che possano garantire al piccolo imprenditore, le basi per presidiare l’Awareness.
Per cominciare:
1) Avete già creato il vostro sito per promuovere i vostri prodotti e servizi. Questo è, in un certo senso, l’aspetto tecnico e commerciale della vostra azienda.
2) All’ interno del sito è sicuramente presente un Blog che rappresenterà invece l’autorevolezza e la competenza che riuscite ad esprimere.
3) I contenuti che pubblicherete sul Blog, verranno veicolati attraverso social, forum e gruppi e in un certo senso avete già iniziato a promuovere la vostra azienda e a “fare awareness”, e siamo solo all’inizio.
Ora, il piccolo imprenditore penserà di aver fatto tutto il necessario per raggiungere il suo obiettivo, in realtà non è così. Pensiamo ad esempio all’aspetto più importante di questa attività che riguarda la creazione di contenuti.

Avete mai scritto degli articoli sul vostro Blog, ottimizzati? Conoscete il SEO?

Niente paura, vi diamo qualche dritta. Avete una attività commerciale con dei prodotti di punta. Questi prodotti diventeranno le Keywords dei vostri articoli. Per esempio, la vostra azienda produce e vende riso. Cosa deve fare il piccolo imprenditore per produrre un contenuto che aiuti la sua azienda a posizionarsi? Immaginiamo che il vostro sito/blog sia stato creato con WordPress e che voi siate già autonomi nella creazione di pagine o articoli con WP e il suo backend.

Vi indicheremo solo alcune regole per ottimizzare i vostri testi.

Sinceratevi che la keyword/parola chiave, RISO in questo caso, sia presente all’interno del testo completo, nella misura che va dall’ 1 al 3% del totale parole che compongono l’articolo, nel titolo e nel permalink.
Oltre alla parola chiave RISO, avrete inserito nel testo, e gestito con l’abilità di storyteller esperti, le parole chiave correlate. Dove le potete trovare? Google vi aiuta, digiterete RISO nel motore di ricerca e in fondo alla SERP troverete le ricerche correlate a RISO. Il nostro suggerimento è quello di inserire, da subito nel testo, la maggior parte di quelle rintracciate.
Abbiate cura di inserire dei Link. Alcuni saranno interni, cioè rimanderanno ad altri contenuti del vostro Sito/Blog, altri saranno esterni, cioè linkerete alcune parole (sempre pertinenti) a siti esterni autorevoli e di sicura visibilità.

Le immagini sono importanti ai fini SEO? Si tantissimo

Le immagini, relative alla vostra area di attività, Le potrete selezionare anche all’interno di banche imagini che le propongono  gratuitamente e destinate al riutilizzo. Ve ne indichiamo alcune molto fornite che vi offriranno anche l’opzione gratuita: https://pixabay.com/it/, oppure https://unsplash.com/.  Nel caso non foste soddisfatti, verificate inserendo anche una chiave di ricerca in inglese. Potrebbe essere necessario realizzare una immagine ad hoc per il vostro articolo, in questo caso vi consigliamo l’utilizzo di https://www.canva.com/ che vi consentirà di scegliere tra molti modelli e immagini disponibili, personalizzando l’immagine con il vostro Logo e il vostro Claim. Ricordatevi quando inserite le immagini nell’articolo, di corredarle di keyword e testi alternativi.

Nell’area del content sta crescendo l’importanza di altre forme di comunicazione, in alternativa ai testi e alle immagini, ci riferiamo a podcast, e video. Se siete interessati a capirne di più, date una occhiata a questo articolo.
Trasferiamoci adesso nella parte inferiore della pagine dove state scrivendo l’articolo in WP. Nella sezione anteprima “snippet”, avrete cura di modificare lo snippet per aiutare il posizionamento. Scrivete la sintesi e i vantaggi che il vostro articolo esprime. Fatevi aiutare dai semaforini, per migliorare l’analisi di leggibilità.
Questo articolo, evidenzia solo alcuni dei punti di attenzione per il piccolo imprenditore che vuole creare contenuti ottimizzati sul Blog della propria azienda, con l’obiettivo di essere visibile . Attraverso questa attività sarete rintracciabili e visibili nel medio-lungo periodo. Se invece non avete tempo di attendere che la natura di Google faccia il suo corso, vi suggeriamo di implementare una strategia SEM.

Che cosa è una strategia SEM?

E’ la definizione di campagne a pagamento, alcuni le chiamano di Keywords sponsorizzate o pubblicità display, che vi consentiranno di rendere visibile la vostra attività da subito. Rendere visibile significa, che la solita azienda del piccolo imprenditore potrebbe comparire con un annuncio nelle prime posizioni della prima pagina di Google, tra i risultati relativi al suo settore.

Come fare una campagna SEM, di visibilità?

Premettiamo che è piuttosto complesso farlo in autonomia, ma non è impossibile se esplorerete un paio di piattaforme quali Google ADS o Amazon DSP.
La più utilizzata, in ogni caso è Google ADS. Il primo compito che il piccolo imprenditore potrà svolgere, meglio di chiunque altro, è capire quali possano essere le intenzioni di ricerca dei suoi potenziali clienti. I risultati di questa “pensata”, rappresenteranno le Keywords/parole chiave che andrete a sponsorizzare con i vostri annunci su Google Ads. Per fare un esempio possono essere “Riso Basmati”, “Riso Venere” oppure altri abbinamenti di parole chiave che rispondono alle esigenze di acquisto.  Anche nella fase di individuazione delle parole chiave ci possono essere di aiuto alcuni strumenti, noi ve ne segnaliamo uno che offre gratuitamente un servizio che Google ha smesso di offrire agli account base, cioè il suggerimento delle parole chiave. Parliamo di https://neilpatel.com/it/ubersuggest/ (per altro può esservi di aiuto anche per il SEO), che vi fornirà alcune indicazioni su volumi di ricerca, ipotesi di costo per click e sul livello di competitività della parola chiave che avete scelto. Una volta stabilite le parole chiave siete in grado di creare i vostri annunci.

Come creare un annuncio sponsorizzato

Premettiamo, caro piccolo imprenditore, che pianificare una campagna Sem, non è proprio una attività semplice, soprattutto per chi ha altre priorità che gli occupano una giornata, per cui è sempre meglio, almeno per le prime volte affidarsi a degli esperti.
Nonostante le difficoltà tecniche, queste campagne ti assicurano alcuni punti fermi per la tua tranquillità:

  1. stabilire il tuo budget giornaliero, bastano anche 5 o 10 euro al giorno;
  2. scegliere le caratteristiche socio demografiche delle persone che vuoi raggiungere con il tuo annuncio;
  3. scegliere la zona di tuo interesse, una città o più, una regione o più, tutta Italia;
  4. decidere la durata della tua campagna, da pochi giorni a infinito;
  5. scegliere di creare più annunci, affinché Google stesso, con i suoi algoritmi, vada a proporre la combinazione più efficace per l’obiettivo della tua campagna;
  6. monitorare l’andamento della campagna e a seconda dei risultati, decidere di cambiare in corsa alcuni parametri.

Concludendo, cosa fare?

Insomma gli strumenti ci sono, puoi scegliere di acquisire tu le competenze necessarie, oppure affidarti a consulenti esperti che ti possano aiutare almeno nelle fasi iniziali di questo tuo progetto di rilancio e di crescita.
SEO e SEM sono solo alcuni delle attività da prevedere in una strategia digital efficace. Ci sono altre aree che andrebbero approfondite e che se ben sviluppate, potrebbero accelerare il tuo percorso verso la fase di acquisizione del cliente.
Noi di Network Strategy siamo a disposizione per una chiacchierata preliminare per aiutarti ad individuare la migliore soluzione.

Contattaci  per saperne di più

more insights