Piccola impresa e la sfida dell’ Awareness

Come affrontare nella Piccola impresa la fase dell’Awereness? Nel precedente articolo, abbiamo fatto alcune considerazioni circa l’importanza, per una piccola impresa, di definire una digital strategy. Vi ricordate, abbiamo definito le 4 tappe che compie il vostro cliente prima di arrivare a scegliere i vostri prodotti e i vostri servizi. Per farlo abbiamo utilizzato il “Marketing Funnel”

..che cos’è il Marketing Funnel?

Il Marketing Funnel è quel sistema che gestisce il traffico verso la vostra azienda, verso la vostra piccola impresa, divisa in fasi, per arrivare alla fase conclusiva che determina l’acquisto del vostro prodotto. Per vostra comodità ripiloghiamo le 4 fasi:

Awareness: il cliente cerca di orientarsi, va su google digita parole chiave, cerca di capire chi offre questi prodotti, anche sui social

Interest: Ha visto il sito di diversi fornitori, inizia a farsi un’idea di quelli che sono gli attori di questa arena competitiva

Consideration: Ha capito, ha finalmente individuato il prodotto o il servizio che meglio risponde alle sue esigenze

Buy: va su sito di e-commerce del prescelto e finalmente compra

L’awareness per la piccola impresa

Presidiare la tappa di awareness per la piccola impresa presuppone la conoscenza di tutte le leve a disposizione per essere presenti in questa tappa del viaggio del cliente verso di noi. Per spiegare in modo pratico come fare immaginiamo un caso specifico e non me ne voglia la piccola impresa appartenente di altro settore merceologico.

Immaginiamo una piccola impresa del settore arredobagno che decida finalmente di aumentare le vendite del proprio punto vendita. Ammettiamo che la piccola impresa abbia da sempre utilizzato poche  leve di marketing off line ma che negli ultimi anni abbia sofferto di una inesorabile riduzione di visite,  presso la propria esposizione. Come fare?

Come presidiare la fase di Awareness

Ecco ora vedremo insieme come fare, anche se ogni passaggio che andremo ad elencare potrebbe dover richiedere un articolo ad hoc. Prima di tutto definiamo uno degli elementi più importanti: a chi vogliamo vendere? quali caratteristiche hanno le persone che possono essere considerate nostri clienti ideali?. Lo so che la risposta “a sentimento” per una piccola impresa potrebbe essere “ma noi vogliamo vendere a tutti”.  Ecco,  in questa fase potrebbe essere più efficace una scelta specifica, poichè dalla risposta che vi darete, andremo a definire le azioni.

Ammettiamo che ci abbiate dato ragione e abbiate scelto di posizionarvi, di farvi trovare, da coppie di fidanzati (presumibilmente andranno a convivere si sposeranno e prenderanno in considerazione l’idea arredare un bagno);  Oppure da coppie di persone sposate con figli grandi ( il fatto che abbiano figli grandi potrebbe voler dire che sono ancora sposati, e che abbiano in animo di rinnovare il bagno, che dopo la cucina risulta essere il locale meno rinnovato).

Bene, abbiamo definito l’obiettivo e abbiamo individuato il target. A questo punto dobbiamo definire il nostro stile, il nostro tono di voce, cioè come vogliamo porci verso i nostri potenziali clienti? Ci sono alcuni esempi di stile di comunicazione davvero sorprendenti per la loro efficacia.

Cosa fare operativamente?

come abbiamo detto negli articoli precedenti, avvremo già un sito..ecco dobbiamo sincerarci che il nostro sito della nostra piccola impresa del settore arredobagno  sia “Ottimizzato”. Cosa vuol dire? vuol dire tante cose, ma soprattutto vuole dire che  il nostro sito contenga delle parole che le persone sono portate a cercare su google quando stanno per sposarsi e devono arredare un bagno. Siccome le intenzioni e le varietà di ricerca cambiano, noi avremo inserito nel nostro sito anche un blog, dove settimanalmente andremo ad inserire dei contenuti che rispecchino le ricerche da parte dei potenziali utenti. Inoltre il nostro blog dovrà contenere dei contenuti che vadano oltre l’arredo bagno..ad esempio approfondimenti sull’utilizzo di nuovi materiali, nuove tendenze, oppure contenuti legati alla manutenzione. Perchè questo? per aumentare la possibilità di essere trovati  e per dare l’idea di competenza e autorevolezza, data la nostra esperienza.  Tra l’altro se nel produrre questi contenuti utilizziamo anche delle regole di scrittura precise ( che magari vedremo in un articolo di settimana prossima) stiamo compiendo il primo passo per una corretta strategia: stiamo lavorando sul “SEO” cioè sulla crescita organica (non a pagamento) della vostra piccola impresa.

SEO : è un buon punto di partenza, ma non è tutto.

Questa strategia prevede che per ricevere delle viste presso la vostra esposizione voi definiate delle attività a pagamento per essere trovati su google…perchè tutti noi sappiamo, ormai,  dove parte il bisogno del  cliente ..ecco parte da qui:

E’ probabile che i nostri fidanzatini digitino una parola del tipo “arredobagno monza”. Ecco che google restituirà una SERP (Search Engine Results Page (acronimo SERP) l’elenco che vi offre google, appunto,  quando cercate qualsiasi cosa su questo motore di ricerca) in cui voi non figurerete tra i primi..i primi 4 posti saranno occupati da vostri concorrenti che hanno scelto di pagare per essere presenti nella serp “in alto”. Ci saranno prima loro, seguiti da altri che hanno iniziato a fare SEO molto prima di voi. Quindi la soluzione che la nostra piccola impresa dell’arredobagno ha a   a disposizione non può che essere quella di cercare di competere con loro su quella parola chiave come pianificando delle “campagne Keywords” oppure se abbiamo dei bei contenuti visual anche delle campagne ” display”. In altre parole dobbiamo fare SEM.

Come fare attività  SEM?

L’attività SEM, cioè quell’attività a pagamento che assicura visibilità immediata al vostro sito, per la piccola impresa che ha sempre usato tecniche di comunicazione off line, non è di immediata comprensione. Ragionevolmente, magari con un po’ di studio e affidandosi ad un consulente seo serio per i primi tempi, può però ottenere dei buoni risultati. Il sistema di pianificazione è sicuramente complesso e richiede una conoscenza di tutte le opzioni di targetting e pianificazione..ma che sarà mai per chi è abituato a superare tutti gli ostacoli tipici della gestione di una  piccola impresa? Animo quindi!

Come procediamo?

Passo numero uno: registriamoci in Google ADS e iniziamo a familiarizzare con questo sconosciuto. Per registrarci dobbiamo necessariamente accedere con una gmail. Qui noi diamo per scontato che abbiate già visto quali sono i concorrenti che già lo fanno, come si presentano e che tipo di messaggio veicolano. Avrete anche già individuato le vostre “parole chiave” ossia quali sono le parole che normalmente il vostro target digita quando va su google per individuare un “arredobagno”. Se volete, potete anche fare qualche esercizio di verifica preliminare utilizzando un tool gratuito che può darvi dei suggerimenti circa i volumi di ricerca delle parole chiave che avete in mente, oppure per individuare delle alternative.

Siamo quindi pronti per far partire le nostre campagne..

A questo punto dovremmo fare un piccolo esercizio di pianificazione. Lo rimandiamo alla prossima settimana. Scriveremo un articolo interamente dedicato al SEO e al SEM, tratteremo temi di posizionamento e indicizzazione.

Intanto se volete confrontarvi con noi su questi temi oppure se siete ancora indecisi, non sapete da dove cominciare per definire la digital strategy della vostra piccola impresa, chiamateci!

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