L’Economia Circolare è centrale nella strategia europea del Green Deal e sempre più si diffonde la percezione di un vantaggio economico e sociale nel ripensare i modelli di business lineare.
E’ stato presentato, dalla Commissione Europea un Piano d’azione il cui obiettivo principale è favorire la crescita attraverso la riduzione della Carbon Footprint e l’introduzione di modelli che prevedono il riutilizzo delle materie prime. Clima e contrasto alla riduzione del consumo delle risorse naturali sono gli obiettivi ultimi da perseguire con la collaborazione di imprese e tutti gli Stakeholder coinvolti.

Secondo Frans Timmermans, Vicepresidente Esecutivo Commissione Europea:

sostenibilità“Per ottenere la neutralità climatica entro il 2050, preservare il nostro ambiente naturale e rafforzare la nostra competitività, l’economia deve essere completamente circolare”.
In Italia alcune iniziative, seppur timide, sono state intraprese. Ad esempio il 5 Agosto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto dedicato all’Economia Circolare. Il Decreto è finalizzato al sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare.
Non è sicuramente una iniziativa risolutiva, ma è pur sempre un segnale di attenzione al settore, quello delle PMI e delle Aziende Famigliari, che esprime un potenziale di riconversione elevato. Sono molti i settori che concorrono al raggiungimento dell’obiettivo, dal fashion, di cui parliamo spessissimo, alla plastica , all’elettronica, alle batterie e veicoli, all’edilizia e all’alimentazione.

Il Packaging

Oggi vi proponiamo un approfondimento al mondo degli imballaggi che sono trasversali a numerose industries. Per dare qualche dato, ricordiamo che in Europa la quantità di imballaggi è in crescita costante ed è come se ogni abitante europeo abbia la responsabilità di 173 kg ciascuno. La Commissione Europea, per questo motivo ha deciso di riesaminare la direttiva 94/62/CE27 per rafforzare i requisiti obbligatori che gli imballaggi dovranno soddisfare per essere immessi sul mercato dell’UE: gli imballi dovranno essere interamente riciclabili e sostenibili. Con questa revisione la Commissione si pone l’obiettivo di:

  • Ridurre i rifiuti da imballo (dovuti anche ad imballi eccessivi).
  • Favorire una progettazione “sostenibile” che risponda a requisiti di riciclabilità e riutilizzo.
  • Semplificare la composizione degli imballaggi stessi.

Inoltre la Commissione studierà, nell’ambito dei sistemi di raccolta, un sistema di etichettatura che faciliti lo smaltimento differenziato.

Ricerca e Sviluppo

Questo settore si sta sviluppando rapidamente in termini di ricerca e sviluppo perché sostenuto da due forze convergenti. Da una parte i produttori di packaging, dall’altra le stesse aziende che vogliono proporre i propri prodotti con standard di sostenibilità elevati. Ad esempio, ricordiamo che il packaging, nella produzione di CO2 collegata ad 1 bottiglia di vino, impatta per il 9%. Nella nostra attività di ricerca abbiamo individuato alcune Case History molto interessanti. Questi esempi infatti, oltre a presentare i requisiti di “packaging sostenibile” sono fonte di ispirazione per diversi settori merceologici e diverse applicazioni.

Esempi di Economia Circolare

Come ormai è noto vi sono diversi modelli di economia circolare. Nei casi esaminati abbiamo posto l’attenzione su case history relative a riduzione dei rifiuti da imballo, compostabilità e allungamento della vita del prodotto.

Cruz Foam

economia circolareCruz Foam è una piccola start-up Californiana che ha ideato una tipologia di packaging biodegradabile utilizzando i rifiuti di gusci di gamberetti, con i quali riesce ad ottenere una versione biologica di polistirolo.
E’ un prodotto alternativo al polistirolo tradizionale, che contiene comunque un polimero, la chitina, e questo lo rende adatto nelle applicazioni commerciali nel mercato delle consegne (ad. Es. Amazon o industria farmaceutica).

Temperpack

imballi sostenibiliAzienda americana che circa 2 anni fa si è data l’obiettivo di risolvere i problemi legati agli imballi attraverso un design sostenibile. Vogliono ridurre gli imballi soprattutto in relazione alla crescita del business e-commerce. Nel 2018 ha annunciato il lancio di ClimaCell, isolante a base di carta, che rappresenta una alternativa ai materiali isolanti comunemente utilizzati., come la schiuma EPS. Questo prodotto, riciclabile insieme al cartone, consente alle aziende di proteggere le spedizioni sensibili alla temperatura, limitando nel contempo i rifiuti da imballaggio.

Algramo

packaging sostenibileUn caso molto interessante è rappresentato da questa start-up cilena, Algramo, che con la sua soluzione elimina i rifiuti di imballaggio dei prodotti. Attraverso i suoi distributori di prodotti igienici, vendibili al grammo, ha lanciato un nuovo stile di acquisto di prodotti domestici sostenibili e rispettosi dell’ambiente. I prodotti acquistabili tramite distributori automatici risultano anche più economici.

Tipa

packaging sostenibileTIPA dal 2010 offre una soluzione di imballaggio flessibile e compostabile. E’ in grado di decomporsi nel terreno senza residui tossici. Particolarmente indicato per applicazioni nel settore Food e Fashion. Avete presente le buste all’interno dei quali vengono posti i capi di abbigliamento? Si stima che 180 miliardi di polybags vengano utilizzati per moda, abbigliamento e altri accessori.Col crescere della consapevolezza dell’inquinamento da plastica, i Brand sono alla ricerca di nuove soluzioni per confezionare i loro prodotti. Ad esempio, vista la nostra passione per la moda sostenibile, non possiamo non menzionare Stella McCartney, che sta utilizzando questa soluzione per i suoi prodotti.

Grifal

Recentemente una azienda italiana, Grifal, storica nel mercato del packaging, ha ottenuto il brevetto Inspiropack. E’ una tecnologia innovativa, per soluzioni di imballo sostenibile destinata al mondo dell’e-commerce. Inspiropack è una tecnologia basata sulla aspirazione dell’aria, per sistemi di bloccaggio del packaging, che permette di utilizzare solo la quantità di pellicola necessaria per fissare il prodotto su un supporto. Il risparmio di materia prima è il vantaggio principale offerto da questa innovazione tecnologica. Una valida alternativa all’utilizzo del polistirolo e del poliuretano.

Nature Fresh

economia circolareNature Fresh, una pellicola nata dalla ricerca di BASF e Gruppo Fabbri è compostabile, smaltibile nell’umido. La pellicola, costituita da ECOVIO è destinata ad applicazioni nel Food,(carne, pesce ed alimentari), assicura il rispetto di traspirabilità e mantiene il cibo fresco per un periodo più lungo rispetto ad altri film prodotti con polietilene.

Economia Circolare, vantaggi

In assoluto, il primo vantaggio è rispondere a quello che viene richiesto dai consumatori. In questa nuova consapevolezza circa l’esigenza di un approccio più sostenibile da parte dei Brand, il packaging riveste un ruolo rilevante. Secondo una ricerca condotta da Ipsos nel 2019, il packaging è ritenuto oggi uno dei principali fattori di sostenibilità di una Marca. Anche se il 77% del campione ritiene che in generale le aziende non stiano facendo abbastanza, “il 41% degli intervistati ha dichiarato di smettere di acquistare prodotti con imballaggi non riciclabili, il 25% di smettere di andare in negozi che usano molti imballaggi non riciclabili”.

Parry & Associati

Parry, esperienza manageriale per la CSR

Parry & Associati, come sempre è disponibile ad un confronto sul tema e siamo raggiungibili allo 039.2305245 o tramite mail info@parryassociati.com.

 

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